Chi è Gesù?

Chi dice la gente ch’io sia?
(Marco 8:27)

 Questa la domanda che ad un certo punto Gesù rivolse ai suoi discepoli.
Gesù non aveva cominciato ad occuparsi di scienze statistiche ne tanto meno si preoccupava della considerazione che la gente aveva di lui; no, lui non aveva di questi problemi. Gesù si preoccupava più semplicemente di sapere se, e quanto, la gente avesse capito chi lui fosse realmente e quale significato avesse per loro il messaggio da lui annunziato.

I discepoli risposero a Gesù che la gente accostava la sua figura ad importanti personaggi della storia di Israele: Giovanni Battista; Elia; ed i profeti in genere.
Questo denotava la profonda impressione religiosa che Gesù aveva prodotto sulla gente del suo tempo; ma al di là della generica ammirazione per Gesù, non vi era che confusione di idee su chi lui fosse realmente e su quale fosse la sua missione; confusione che impediva loro di realizzare gli immensi ed eterni benefici che Gesù portava con se.

Facciamo adesso un salto temporale di 2000 anni ed arriviamo ai giorni nostri; riprendiamo la domanda che Gesù rivolse ai suoi discepoli e giriamola alla gente del nostro tempo: “Chi dice la gente ch’io sia?”

Probabilmente anche oggi molti, paradossalmente anche tra i “cristiani”, alla stessa domanda risponderebbero confusamente e con la stessa ammirata ignoranza di 2000 anni fa: un brav’uomo; un giusto; un uomo saggio; un caritatevole; un servo di Dio; un alieno; un…non so esattamente. Morale…….ieri come oggi, forse per pigrizia, o peggio, per una tragica indifferenza alla propria sorte, la gente non sa chi è veramente Gesù; ed ancora una volta si priva della vita vera e piena che lui vuole donare.

Infatti, l’incapacità di riconoscere Gesù per quello che egli è realmente, e di realizzare il senso profondo della sua venuta, ahimè, è testimonianza, al di là dell’appartenenza a questa o a quest’altra corrente cristiana, dell’assoluta estraneità:
– alla vita di Gesù;
– alla sua vittoria sul male oscuro che affligge l’umanità: il peccato, la morte;
– alle sue promesse di beatitudine eterna;
– estraneità alla sua pace;
– alla sua forza;
– alla riconciliazione con Dio, che la sua vita ed il suo sacrificio hanno prodotto a favore di tutta l’umanità.

Insomma, non sapere realmente e profondamente chi è Gesù vuol dire, di fatto, non averlo mai incontrato veramente; e questo, si che è un vero guaio!
Ma, come dice un vecchio proverbio, “finché c’è vita c’è speranza” non è troppo tardi, oggi è ancora possibile per te scoprire le meraviglie che Gesù ha portato all’umanità….oggi però….domani potrebbe essere troppo tardi, perché se Dio deciderà, questa notte, di chiamarti a se, e tu non avrai ancora afferrato il dono di Gesù ossia la vita eterna, Dio ti chiederà conto di questa tragica leggerezza che ti avrà condannato per l’eternità nel luogo dove Dio non ha più niente da dire all’uomo.

Vai immediatamente alla ricerca della verità su Dio e sul messaggio di salvezza portato dal suo figliolo Gesù Cristo, non perdere altro tempo, tutto può attendere….la tua salvezza eterna  NO!

Apri la Parola di Dio, vai agli evangeli, soffermati magari sull’evangelo di Giovanni, e scopri l’amore di Dio per te e per ogni uomo, quell’amore che fa risalire l’uomo dalla melma del peccato, lo ripulisce e lo fa entrare nella grazia di Dio.  Ecco l’amore di Dio:

“Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unico figlio, affinché chiunque crede in lui, non perisca ma abbia vita eterna”
(Giovanni 3:16)

CREDI ANCHE TU IN CRISTO GESU’ E SARAI SALVATO!

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