EMBRIONI…eravamo così

L’embrione detto in termini semplici è il frutto concepito dall’unione del seme maschile e l’ovulo femminile. Se si uccide una persona a ottant’anni, a vent’anni, a sei mesi o in stato embrionale, contrariamente a come ci vogliono far credere, è in ogni caso un omicidio! (anche se di omicidi legalizzati ormai, tra aborti ed eutanasie, abbiam perso il conto).

E se lunghi e approfonditi studi e costose ricerche hanno convinto i più grandi cervelloni del nostro tempo a identificare i virus come esseri viventi, tanto più un embrione, che non è di certo una muffa!

L’embrione in natura nel seno della donna viene protetto dalla madre, fuori la donna, viene protetto da leggi umane esistenti, e appunto perché umane hanno bisogno di essere perfezionate, ma che di sicuro non tolgono a nessuno la gioia di avere un bambino. Tolta la legge chi proteggerà l’embrione da coloro che lo voglio fare a fettine?

Di embrioni si parla anche in termini profondamente umanistici, cioè eliminando quelli di seconda categoria. Hitler in questo è stato un precursore eccellente, diabolicamente, infatti, progettò l’eliminazione di tutti gli ebrei e di tutti i diversamente abili, per avere molti grattacapi in meno, e per accrescere di molto l’economia.

Senza legge però chiunque lo desideri potrà avere la gioia di un bimbo per completare l’arredo della propria stanzetta dei balocchi, e perché no, anche a ottanta anni, anche se c’è il rischio di creare degli orfani prima ancora di nascere. Sarà anche la cuccagna di omosessuali, pedofili e perché no, visto che gli organi scarseggiano, creiamone di nuovi, anzi, perché non aprire un supermercato!?

Sembra però che il voto è ben deciso a secondo la propria linea religiosa o politica, sempre però secondo coscienza, una coscienza multicolore. Ma cosa ne pensa il diretto interessato, cioè l’embrione?

Mettiamo il caso che fossimo tutti degli embrioni e il direttore dei lavori dicesse: “Nel buon nome della ricerca abbiamo bisogno di volontari da fare a fettine, alcuni da far nascere a delle tristi coppie omosessuali, per la gioia del loro focolare, altri… Chi è per il “si” si faccia avanti, e riceverà l’ambita medaglia da eroe caduto per la patria”. Tu ti faresti avanti?

E cosa ne pensa l’artefice di tutto, Dio? Secondo voi, qualcuno ha messo mano alla Bibbia per conoscere il Suo parere? Mosè ispirato da Dio 3500 anni fa scriveva: “Se durante una rissa qualcuno colpisce una donna incinta e questa partorisce senza che ne segua altro danno, colui che l’ha colpita sarà condannato all’ammenda che il marito della donna gli imporrà; e la pagherà come determinano i giudici, ma se ne segue danno, darai vita per vita” (Esodo 21:22-23).

La stessa pena dell’omicida (Esodo 21:14; Levitico 24:219). Quindi per Dio la persona, sia quello ancora nel grembo della madre, che quello ben cresciuto fuori, ha lo stesso valore, la stessa dignità!

Il salmista diceva: “Tu sei il mio Dio fin dal grembo di mia madre… io Ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo… i tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo e nel Tuo libro erano scritti i giorni che mi eran destinati, quando nessuno d’essi era sorto ancora” (Salmo 22:10; 139:14-16).

E ancora, appena Elisabetta, incinta di Giovanni il battista, udì il saluto di Maria, incinta di Gesù, il bambino per la gioia le balzò nel grembo (Luca 1:41-44). Il progetto di Dio che è vita e gioia, è stato distrutto dall’orgoglio umano che causò la morte.

Ma l’Iddio della vita ha dato a morire duramente sulla croce il Suo unico Figlio Gesù, per spezzare la morte dell’uomo e dargli vita, cioè vita per vita. Infatti Gesù diceva: “Io sono… la vita… Io son venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Giovanni 14:6; 10:10), non solo terrena ma principalmente eterna.

Non continuiamo a calcolare sempre tutto, egoisticamente, in funzione di questa piccola vita terrena ma principalmente per quella del di là, che è eterna, perché Gesù diceva: “…se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (Matteo 18:3).

Autore Nicola Scorsone

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