Re-progresso

Da Adamo ed Eva ad oggi nulla è mutato nel cuore dell’uomo. Nell’intento di progredire, ancora oggi, rifiutando l’autorità di Dio, egli continua a scegliere presuntuosamente e follemente se stesso.  

Eva voleva progredire, rifiutò l’autorità di Dio, e si, anzi ci, confezionò un meraviglioso regalo del quale ancora tutti noi “godiamo”. Da allora è stato un susseguirsi di scelte sbagliate, dettate dalla stessa arroganza di voler essere come Dio che hanno affossato l’uomo in un incubo dal quale non pare esserci via d’uscita.

L’assurdità, però, non è neanche l’infinita capacità dell’uomo di sbagliare, quanto la sua convinzione che questa drammatica ed angosciosa sequenza di errori produca progresso, cioè evolva in positivo il genere umano.

Insomma più regredisce più e convinto di progredire, ma come disse Salomone: “V’è tal via che all’uomo pare diritta ma finisce col menare alla morte” (Prov.14:12). Non c’è che dire, l’uomo è irreversibilmente malato!

Questa malattia porta l’uomo a considerare se stesso migliore di Dio, infatti, il “progresso” pare essere strettamente legato al rifiuto di Dio e di ciò che egli ha creato. L’uomo ha messo in atto un costante ed inesorabile processo di trasformazione a carico di tutto ciò che è in natura.

Ha iniziato con il rifiutare la guida di Dio e la sua autorità e con essa pian piano sta rifiutando e sostituendo, con la fallimentare opera della propria mano, tutto ciò che di morale, materiale e spirituale è legato al Creatore di ogni cosa.

Oramai l’uomo violenta ogni concetto di morale, sano, naturale e giusto proponendo la propria folle e variegata morale nella quale tutto è lecito. Ciò che oggi è “normale” ieri era non anormale o sconveniente ma addirittura abominevole.

L’uomo, però, non ha violentato solo la morale ma con inaudita ferocia e odio per il Creatore ha violentato anche tutte le meraviglie del creato, cioè del mezzo visibile che fa conoscere le perfezioni invisibili, come l’apostolo Paolo scrive ai fedeli di Roma (Rom.1:19-20) .

L’uomo, ignorante fra gli ignoranti, volendo “correggere” Dio, vìola la natura, manipolando e sfruttando in maniera impropria, la fisica, la biologia, la chimica, dando origine a mostruosità come: energia atomica, clonazione, OGM, inquinamenti di ogni genere, interazione tra strumenti informatici e cervello umano, tutte cose in grado di arrecare danni inauditi e, nella maggior parte dei casi, irreversibili, sia alle persone che all’intero ecosistema. Gli uomini lo chiamano progresso…mah!

Anche nell’ambito spirituale l’uomo si è avventato con tutte le sue forze su tutto ciò che è riconducibile al Creatore, tacciando di ignoranza, anacronismo, illusorio, ridicolo, tutto quanto vuole riportare l’uomo alle sue origini spirituali, origini che annunziano un destino eterno al quale ogni anima sincera anela perché… in ogni uomo c’è il pensiero dell’eternità, come disse Salomone (Ecclesiaste 3:11). L’uomo anche in questo campo propone una sua risorsa spirituale in alternativa a Dio, indovinate quale? Sorpresona: Se stesso!!

Nuove filosofie di vita, infatti, hanno silenziosamente e subdolamente infestato ogni ambito umano (la scuola, la famiglia, il lavoro, i mass-media, la politica, la vita sociale) e hanno imprigionato in modo più che significativo il mondo dei giovani, dicono: tu puoi tutto; tu sei capace di tutto; devi essere positivo; devi avere totale fiducia di te stesso; dipende solo da te; non esiste alcun Dio che ti aiuta ma sei tu che devi credere in te stesso.

Queste filosofie demoniache vogliono far si che il riferimento guida di ogni uomo diventi, una volta di più, non Dio ma l’uomo stesso, quell’uomo che è stato capace di produrre solo morte e distruzione esponenzialmente in aumento man mano che “progredisce”, dice lui.

Tale filosofia mi ricorda molto la maledetta e bugiarda promessa fatta all’uomo nel giardino dell’Eden dal nemico della vita, Satana: “Non morrete affatto… avrete piena conoscenza…sarete come Dio”, in altre parole potete fare a meno di Dio, ed infatti Eva si convinse a rinunciare a Dio per credere in se stessa, illusa di poter fare tutto quello che desiderava, gettando invece l’umanità intera nelle tenebre più cupi. Oggi è più che mai attuale il monito del profeta Geremia…. “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo” (Ger.17:5).

L’uomo rinuncerà mai al suo orgoglio ed alla sua arroganza? Riconoscerà che non può vivere senza Dio se non a condizione di distruggere tutto? Oggi, ogni uomo ha l’opportunità di prendere la decisione giusta che non presero Adamo ed Eva, : SCEGLIERE DIO E NON SE STESSI!

A te che non credi e che forse non ti senti responsabile per i gravi danni prodotti da tanti uomini, ma che però hai deciso, come loro, di fare a meno di Dio perché credi di non aver bisogno di Lui, voglio dire che come loro anche tu contribuisci alla tua morte ed alla morte degli altri uomini. Hai negato Dio a te stesso ed in questo modo la tua incredulità negherà Dio a chi ti sta intorno che continuerà a stare nelle tenebre ed a vivere senza regole morali, spirituali e materiali.

Non essere complice di questo mondo di folli, dissociati dalla morte ed associati a Dio, percorri l’unica via possibile; condanna l’orgoglio; confessa il tuo peccato e la tua ribellione verso Dio ed accetta l’amore ed il perdono di Dio in Cristo, il quale, ha subito le consegue del tuo peccato per darti l’opportunità di ricominciare da capo per una nuova vita. Non sprecarla questa occasione!!

Questo è il primo e fondamentale passo che ogni uomo deve compiere se vuole essere protagonista di un reale e duraturo progresso; un progresso che produce vita e non morte; pace e non guerra; speranza e non disperazione; serenità e non paura.

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